Al via il percorso di ampliamento per la Casa di riposo di Sanfront

 24/11/2017

Al via il percorso di ampliamento per la Casa di riposo di Sanfront: operazione da 2milioni di euro circa

 

Un soddisfatto Silvio Ferrato, presidente del Cda della struttura, ci illustra il progetto. Il sindaco Meirone: “Quest'opera verrà ricordata rinnovando e consolidando l’Istituzione più importante di Sanfront: l’Ospedale di carità”

Ci sono realtà che, nonostante i tempi di perdurante crisi economica, dimostrano dinamismo e determinazione.

Tra queste vi è sicuramente l’Ospedale di carità di Sanfront, una delle strutture di accoglienza nel panorama della Val Po, da sempre ben gestita, grazie anche all’opera del personale interno efficiente e collaborativo.

Il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente di corso Guglielmo Marconi sta infatti portando avanti con convinzione un’operazione che, da un lato, vedrà un ampliamento della struttura e dall’altro una messa a norma di alcuni locali esistenti.

Silvio Ferrato, assessore comunale, è il presidente del Cda dell’Ospedale di carità e ci spiega cosa ci si appresta a fare nei prossimi mesi.

Proprio oggi (giovedì 23 novembre: ndr) si terrà la prima riunione di coordinamento, dal momento che abbiamo già provveduto ad affidare gli incarichi a progettisti e consulenti. – spiega – Abbiamo 90 giorni per redigere un progetto definitivo, da presentare poi agli Enti superiori per le autorizzazioni del caso”.

L’ADEGUAMENTO DEL FABBRICATO ESISTENTE

Nell’attuale struttura, che ospita reparti Raf, Rsa, Ra, Raa, ci sono alcune camere che non rispettano i requisiti richiesti dalla normativa vigente. “In particolare – ci dice Ferrato – alcune stanze ospitano ancora 3 letti e, per rispettare le norme, dobbiamo scendere a due degenti per camera”.

L’AMPLIAMENTO

Di pari passo, si pensa ad ampliare il fabbricato esistente, con una nuova “manica” che dovrà sorgere nell’attuale cortile della casa di riposo.

In questo modo prevediamo di aumentare i posti letto – ci illustra il presidente – con la creazione di una nuova zona giorno adibita anche a refettorio, adeguandoci anche in questo caso a quanto stabilisce la legge”.

Al piano interrato sarà realizzata una “camera calda”, locale adibito all’accesso delle ambulanze e che permetterà di far salire a bordo dei mezzi di soccorso gli ospiti della struttura al riparo da intemperie ed eventuali temperature rigide. Attualmente, questa operazione viene effettuata utilizzando l’accesso principale dell’Ospedale, che si affaccia direttamente su corso Marconi.

Nell’interrato sarà installato, ovviamente, un montalettighe per un collegamento diretto ai piani della struttura.

La cappella, che oggi risulta troppo piccola rispetto alle esigenze, troverà anch’ella una nuova sistemazione e sarà parte integrante del nuovo salone.

È vero che ridurremo la superficie di giardino attuale – precisa Ferrato – ma in compenso doteremo la struttura di un salone, un ‘giardino coperto’ che sarà fruibile dagli ospiti tutto l’anno.

Anche i posti letto, aspetto non trascurabile, aumenteranno di 10 unità, passando dagli attuali 78 a quota 88”.

COSTI E TEMPI

Il costo dell’operazione complessiva si aggira intorno ai due milioni di euro circa (un milione all’incirca per ognuno dei due lotti di lavori).

Una cifra che da sola fa capire quanto ambizioso sia il progetto e che verrà coperta, come sottolinea il presidente, “in parte con fondi propri dell’Ente, in parte grazie alla generosità di alcune persone ed in parte con vendite beni di proprietà dell’Ospedale. Nel caso in cui ciò non basterà, accenderemo un mutuo per la parte restante delle spese”.

I prossimi tre mesi, come abbiamo già accennato, serviranno per approntare il progetto definitivo, che poi sarà vagliato da tutti gli Enti coinvolti, in primis l’Asl Cn1, che potranno richiedere integrazioni o modifiche.

Non saranno tempi brevi, ma contiamo comunque – afferma Ferrato – di aprire il cantiere nel corso del 2018”. Due i lotti di lavori: il primo sarà quello di ampliamento, terminato il quale si apriranno le opere di adeguamento dei locali esistenti.

Da presidente dell’Ospedale di carità non posso che essere estremamente soddisfatto - conclude Silvio Ferrato - anche se il merito non è mio bensì di chi ha lasciato somme ingenti di denaro che ci permette di fare quest’opera. Abbiamo lavorato al meglio di quello che sono le nostre possibilità.

Pensiamo e speriamo con questa operazione, vista le richieste sempre maggiori, di dare una risposta alle esigenze attuali e del futuro. I lavori interferiranno il meno possibile con la struttura esistente

Il progetto sarà curato dagli architetti Fulvio Bachiorrini di Saluzzo e Alessandro Mellano di Cuneo, lo stesso che aveva già curato la progettazione in fase preliminare.

Soddisfatto anche Emidio Meirone, sindaco di Sanfront. “Ho sempre pensato – ci dice - ad un doppio filo tra Comune ed Ospedale di carità, e la nomina di Silvio Ferrato a presidente ne è la prova, così come il buon lavoro di tutti gli amministratori da me nominati, che ringrazio per l’impegno.

L'ampliamento arriva in un’ottica di crescita costante dell’Ospedale ed è necessario per tutta la comunità.

Lo considero un altro tassello del lavoro della nostra Amministrazione, che porterà più lavoro e più sicurezza al nostro futuro, sicuri che quest'opera verrà ricordata rinnovando e consolidando l’Istituzione più importante di Sanfront: l’Ospedale di carità”.

 

Il rendering che ospitiamo a corredo di questo articolo risale allo studio di fattibilità iniziale e, per questo, potrà subire variazioni in corso della progettazione definitiva.

Nicolò Bertola

fonte Targatocn

 

 

 

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